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Altruismo Efficace

Insensibilità alla portata

In uno studio, fu chiesto a tre gruppi di persone quanto avrebbero pagato per salvare 2.000, 20.000 o 200.000 uccelli migratori dall’annegamento in pozze petrolifere. I tre gruppi risposero rispettivamente 80, 78 e 88 dollari.1 Questa è la scope insensitivity (insensibilità alla portata, o alla quantità) o scope neglect (trascuratezza rispetto alla portata): il numero di uccelli salvati – l’estensione dell’azione altruistica – ebbe scarso effetto sulla disponibilità a pagare.

Esperimenti simili hanno mostrato che i residenti di Toronto non pagherebbero tanto di più per ripulire tutti i laghi inquinati dell’Ontario rispetto a quanto pagherebbero per ripulire i laghi inquinati di una specifica regione dell’Ontario; o che i residenti di quattro stati degli Stati Uniti pagherebbero solo il 28% in più per proteggere tutte le 57 aree selvagge in quegli stati anziché una singola area.2

Le persone visualizzano “un singolo uccello stremato, le sue piume imbevute di olio nero, incapace di scappare”.3 Tale immagine, o prototipo, evoca un certo livello di stimolazione emotiva che è principalmente responsabile per la volontà di pagare, e l’immagine è la stessa in tutti i casi. La quantità viene invece spazzata via: nessun essere umano è in grado di visualizzare 2.000 uccelli contemporaneamente, tanto meno 200.000. Ciò che di solito emerge è che gli incrementi esponenziali della portata producono aumenti lineari della disponibilità a pagare, forse corrispondenti al tempo lineare in cui i nostri occhi passano sopra gli zeri; questa piccola quantità di affetto viene aggiunta, non moltiplicata, all’affetto per il prototipo. Si tratta di un’ipotesi nota come “valuation by prototype” (valutazione per prototipo).

Un’ipotesi alternativa la potremmo chiamare “acquisto di soddisfazione morale” (“purchase of moral satisfaction”). Le persone spendono il necessario a creare una warm glow (sensazione di calore) in loro stesse, una sensazione di aver fatto il proprio dovere. Il livello di spesa sufficiente per acquistare tale sentimento dipende dalla personalità e dalla situazione finanziaria di ciascuno, ma certamente non ha nulla a che fare col numero di uccelli.

Mostriamo insensibilità alla portata anche quando in gioco ci sono vite umane: l’incremento del presunto rischio di decessi annuali dovuti ad acqua potabile clorata da 0,004 a 2,43 per 1.000 persone – un fattore di 600 – ha aumentato la disponibilità a pagare da 3,78 a 15,23 dollari.4 Baron e Greene non hanno trovato alcun effetto variando le vite salvate di un fattore di 10.5

Un articolo dal titolo “Insensibilità al valore della vita umana: Uno studio sull’intorpidimento psicofisico” ha raccolto prove che mettono in evidenza come la nostra percezione della morte di esseri umani segua la legge di Weber: obbedisce cioè a una scala logaritmica in cui la “differenza appena percettibile” è una frazione costante del totale. Un programma sanitario proposto per salvare la vita dei rifugiati ruandesi ha raccolto un sostegno molto più elevato quando prometteva di salvare 4.500 vite in un campo di 11.000 rifugiati, piuttosto che 4.500 in un campo di 250.000. Una potenziale cura per una malattia doveva promettere di salvare molte più vite per essere giudicata meritevole di finanziamento, se si affermava originariamente che la malattia avesse ucciso 290.000 persone all’anno, anziché 160.000 o 15.000.6

La morale: se vuoi essere altruista in maniera efficace, usa anche la parte del tuo cervello che elabora quei poco entusiasmanti zeri sulla carta, non soltanto la parte che si scalda per quel povero uccello in difficoltà e imbevuto di petrolio.


Note:

  1. William H. Desvousges et al., Measuring Nonuse Damages Using Contingent Valuation: An Experimental Evaluation of Accuracy, technical report (Research Triangle Park, NC: RTI International, 2010).
  2. Daniel Kahneman, “Comments by Professor Daniel Kahneman,” in Valuing Environmental Goods: An Assessment of the Contingent Valuation Method, ed. Ronald G. Cummings, David S. Brookshire, and William D. Schulze, vol. 1.B, Experimental Methods for Assessing Environmental Benefits (Totowa, NJ: Rowman & Allanheld, 1986), 226–235; Daniel L. McFadden and Gregory K. Leonard, “Issues in the Contingent Valuation of Environmental Goods: Methodologies for Data Collection and Analysis,” in Contingent Valuation: A Critical Assessment, ed. Jerry A. Hausman, Contributions to Economic Analysis 220 (New York: North-Holland, 1993), 165–215.
  3. Daniel Kahneman, Ilana Ritov, and David Schkade, “Economic Preferences or Attitude Expressions?: An Analysis of Dollar Responses to Public Issues,” Journal of Risk and Uncertainty 19, nos. 1–3 (1999): 203–235.
  4. Richard T. Carson and Robert Cameron Mitchell, “Sequencing and Nesting in Contingent Valuation Surveys,” Journal of Environmental Economics and Management 28, no. 2 (1995): 155–173.
  5. Jonathan Baron and Joshua D. Greene, “Determinants of Insensitivity to Quantity in Valuation of Public Goods: Contribution, Warm Glow, Budget Constraints, Availability, and Prominence,” Journal of Experimental Psychology: Applied 2, no. 2 (1996): 107–125.
  6. David Fetherstonhaugh et al., “Insensitivity to the Value of Human Life: A Study of Psychophysical Numbing,” Journal of Risk and Uncertainty 14, no. 3 (1997): 283–300.

Tradotto e adattato da: https://www.lesswrong.com/posts/2ftJ38y9SRBCBsCzy/scope-insensitivity Immagine da: https://muddyclothes.substack.com/p/the-behavioural-economics-of-ineffective