Categorie
Altruismo Efficace

Tenere a mente gli assoluti

Come altruisti efficaci, spesso ci concentriamo sul valore relativo dei diversi modi in cui potremmo aiutare gli altri. Ci concentriamo sul fatto che determinati enti di beneficenza siano più efficaci di altri, o che determinati lavori abbiano un impatto maggiore di altri. Questo ha molto senso: ci sono grandi differenze di efficacia tra gli interventi, quindi accontentarci (i.e. seguire un approccio di satisficing) potrebbe farci perdere molte opportunità.
Ma alla fine ciò che conta davvero non è relativo: è il valore assoluto che le nostre azioni producono. Ciò che conta è il numero di bambini effettivamente sverminati e l’effettivo aumento della sicurezza globale causato dai miglioramenti apportati a politiche tecnologiche. Tenerlo a mente può essere importante per mantenere la nostra motivazione e apprezzare il lavoro che altri stanno facendo.

Potrebbe sembrare che concentrarsi sul valore relativo non sia problematico, anche se non è quello che conta in definitiva. Ma così facendo si trascura uno degli aspetti più interessanti dell’altruismo efficace: il fatto che ognuno di noi può avere un impatto notevole nel migliorare la vita degli altri. Pensare solo all’impatto comparativo delle azioni può portarci a trascurare questo fatto. Poniamo il caso che mi candidi per il lavoro che ritengo abbia l’impatto maggiore, ma che non riesca a ottenerlo. In seguito, mi soffermo su quanto il mio lavoro attuale sia meno d’impatto rispetto a quello per cui mi ero candidata, invece di pensare all’impatto che sto effettivamente avendo. O forse lavoro per cercare di ridurre il rischio di pandemie. Anche se riesco a ridurre il rischio di pandemie, la riduzione sembra minima rispetto alla massiccia riduzione del rischio che il Presidente potrebbe ottenere. In entrambi i casi, è probabile che mi senta demoralizzata dal mio lavoro. Allo stesso modo, se fossero altre persone a ricoprire questi ruoli, la mia attenzione sui confronti potrebbe impedirmi di apprezzare adeguatamente il lavoro che stanno svolgendo.

Concentrarsi sul valore relativo può anche portarci a trascurare i possibili costi. Quando si acquista una casa, le persone tendono a entrare in una modalità in cui risparmiare 100 euro sembra meno importante di quanto lo sarebbe in circostanze normali. Allo stesso modo, nelle grandi organizzazioni (come le università), dove i costi delle attività sono elevati, si può pensare che i costi generali aggiuntivi non siano importanti, purché siano ridotti rispetto alle attività principali. Eppure, in termini assoluti, questi costi possono essere di migliaia di euro.

In casi come quelli sopra descritti, potrebbe essere utile pensare di più al beneficio assoluto che le nostre azioni producono. Ciò potrebbe significare semplicemente cercare di rendere il valore più saliente pensandoci. Il 10% del mio reddito che dono è molto meno di quello che donano alcuni miei amici. Ma pensare al fatto che nel corso della mia vita sarò in grado di fare l’equivalente di salvare più di una persona dalla morte per malaria è ancora assolutamente incredibile per me. Calcolare gli effetti in modo più dettagliato può essere ancora più potente – in questo caso pensando a quante vite salvate equivalgono le donazioni della mia carriera. Allo stesso modo, quando ti viene chiesto di pagare qualcosa, pensare a quante zanzariere anti-malaria potresti comprare con quella cifra rende chiaro il valore perso a causa della spesa. Questo può essere utile se si ha bisogno di motivarsi a non pagare spese generali inutili (anche se in altri casi fare il calcolo può essere inutilmente stressante!).

Nei casi in cui l’impatto è più difficile da quantificare, come nel caso di chi lavora alla preparazione alle pandemie, potrebbe essere utile rendere l’impatto più concreto. Ad esempio, pensando a come il futuro potrebbe essere migliore grazie a voi, oppure pensando a come lavoro simile ha migliorato il mondo.

Affinché l’altruismo efficace abbia successo, abbiamo bisogno di persone che lavorino in un numero enorme di ruoli diversi: dal guadagnare per donare alla politica, dalla fondazione di ONG agli incarichi nell’OMS. La maggior parte di noi non sa quale sia la carriera migliore per sé. Ciò significa che dobbiamo candidarci per un gran numero di posti diversi prima di trovare quello che fa per noi. Poi dobbiamo mantenere la nostra motivazione anche se il posto in cui finiamo non è quello che pensavamo sarebbe stato di maggiore impatto. Spero che, ricordando a noi stessi il valore assoluto di ogni vita salvata e di ogni dolore evitato, possiamo costruire il tipo di comunità riconoscente e solidale che permette a ciascuno di noi di fare la propria parte, non con sofferenza ma con gioia.

Tradotto e adattato da Keeping Absolutes in Mind